Nella macchia della Magona: differenze tra le versioni

Da La California Italiana.
(Nella macchia della Magona)
(Ricoscere gli alberi al tatto)
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=Primo percorso=
 
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==Ricoscere gli alberi al tatto==
 
==Ricoscere gli alberi al tatto==
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Toccare gli alberi fa bene, la scienza conferma. Toccare gli alberi fa bene alla salute. È quanto sostiene Matthew Silverstone, autore del saggio ''Blinded by Science'', Bendati dalla scienza ufficiale. Per ottenere benefici non è necessario toccare gli alberi, basta essere nelle vicinanze.
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Abbracciare gli alberi, un’idea della ''hippy generation'' molto criticata, è ora provata in modo scientifico: contrariamente alle credenze popolari, toccare un albero rende più sani. Per stare meglio non importa neppure toccarlo, l’albero: il solo essere nelle sue vicinanze ha lo stesso effetto. Parola di Matthew Silverstone, autore del saggio ''Blinded by Science'', Bendati dalla scienza ufficiale.
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Tesi: tutto vibra, dal nucleo di un atomo alle molecole del nostro sangue e del nostro cervello. Suoni, piante, animali. Fino allo spazio esterno. ''Una volta compreso questo principio di base, tutto diventa improvvisamente chiaro: se applichiamo questa teoria al mondo intorno a noi, ci stupiremo di cosa potremo imparare''.
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''Blinded by Science'' spiega come smettere di essere ''accecati dalla scienza'', e offre una teoria che, se applicata a fattori come l’acqua, le piante, il sole e la luna, sembra avere un ''senso perfetto''. Così, Silverstone prova ''scientificamente'' che gli alberi migliorano molti aspetti della salute: malattie mentali, disturbo di deficit di attenzione e iperattività (Adhd), livelli di concentrazione, tempi di reazione, depressione, emicranie. ''Innumerevoli studi – riferisce il blog ''Informare per Resistere'' – hanno dimostrato che i bambini mostrano effetti psicologici e fisiologici significativi in termini di salute e benessere quando interagiscono con le piante''. Studi che dimostrano che i bambini stanno meglio, cognitivamente ed emotivamente, in ambienti verdi”.
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I piccoli “giocano in modo più creativo” se si trovano nel bel mezzo di un bosco. Una indagine sulla salute pubblica, programmata per studiare l’associazione tra spazi verdi e salute mentale, conclude che “l’accessibilità a spazi verdi può significativamente contribuire alle nostre capacità mentali e al nostro benessere”. Quale può dunque essere l’aspetto della natura che può avere effetti così significativi? “Fino ad ora si è pensato che fossero gli spazi aperti, ma Matthew Silverstone mostra che non si tratta di questo”. Piuttosto, il ricercatore inglese “prova scientificamente che sono le proprietà vibrazionali degli alberi e delle piante a darci i benefici in termini di salute, non gli spazi verdi e aperti”. La risposta a come piante ed alberi ci influenzino fisiologicamente sembra dimostrarsi molto semplice: “È tutto dovuto al fatto che ogni cosa ha una vibrazione, e differenti vibrazioni influenzano i comportamenti biologici”.
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È stato provato che, se beviamo un bicchiere di acqua trattato con una vibrazione di 10Hz, il nostro tasso di coagulazione sanguigna cambia immediatamente con l’ingestione dell’acqua trattata. Per Silverstone, accade lo stesso con le piante: “Quando tocchiamo un albero, la sua diversa vibrazione influenzerà vari comportamenti biologici del nostro corpo”. Questa idea 'vibrazionale', - spiega “Informare per Resistere” - è supportata nel libro da centinaia di studi scientifici, “che forniscono prove schiaccianti che l’abbracciare gli alberi non è una pazzia: non solo fa bene alla nostra salute ma può anche far risparmiare molti soldi ai nostri governi, offrendo una forma di trattamento alternativa e gratuita”. Secondo l’indagine, “spazi verdi e sicuri possono essere efficaci quanto una prescrizione medica nel trattare alcune forme di malattia mentale”. E se i medici, d’ora in poi, trattassero alcuni disturbi suggerendo una passeggiata nel parco piuttosto che una scatola di pillole? Articolo tratto da LIBRE                                                                                  Dal sito:  www.ilcambiamento.it
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I Funghi del  legno Fuscoporia torulosa: Corpo fruttifero a forma di conchiglia, ha superficie rugosa di colore bruno-arancio, bruno ruggine; margine tomentoso, arrotondato, di colore più chiaro. I tubuli hanno struttura a strati, tanti quanti gli anni di vita del fungo, sono di color cannella, bruno olivacei, bruno-rugginosi, i pori sono tondi e piccoli (5-6 per mm), cono concolori ai tubuli; il contesto è 1-3 cm, ma nel punto di fissaggio alla pianta ospite può essere considerevolmente più spesso; la carne è molto consistente, suberosa, porosa, tenace: non è commestibile.  Dal sito  www.talmamax.it/lignicoli.htmLa tana del TassoIl tasso vive prevalentemente sotto terra, in tane da lui scavate attraverso le potenti unghie; riesce a realizzare una fitta rete di cunicoli, allargando la propria tana in più piani.All’interno delle gallerie scavate possiamo trovare diverse camere, una per i genitori, uno per i piccoli, e diverse uscite, per poter scappare dall’attacco di eventuali predatori.In basse altitudini l’animale non va in letargo, abbassando però di molto l’attività quotidiana, ma in latitudini dove il clima è più rigido il tasso si abbandona in un vero letargo; nei periodi precedenti alle prime nevi si nutre parecchio per accumulare grasso per resistere alle fredde temperature, e recupera materiale per foderare la sua tana, fatto di terriccio, foglie e sterpaglie.Quando è il momento, circa a Novembre, entra nella tana, chiude ogni boccaporto con il materiale recuperato e cade in un sonno profondissimo fino a 5 mesi circa, abbassando la temperatura corporea ed usando il grasso accumulato per sopravvivere fino al risveglio, verso Aprile.Mamma e papà tasso possono vivere assieme per molto tempo, fino a vent’anni, tempo che utilizzeranno per sistemare le loro gallerie al meglio rendendole confortevoli con erbe, muschi e sterpaglie; la tana del tasso è di fondamentale importanza nel periodo freddo, infatti durante l’inverno l’animale dorme parecchio uscendo raramente solo per dissetarsi.In alcune uscite notturne il tasso non rientra fino alla mattina successiva.  Dal sito:  www.laforzadeglianimali.it
  
  

Versione delle 18:27, 24 mar 2022

Indice

Nella macchia della Magona

Nella Macchia della Magona è un percorso di esplorazione da intraprendere da soli o accompagnati da una guida per immergersi nella natura e nella storia di questa fantastica foresta.

Dall’area attrezzata di Casetta Campo di Sasso, si parte per la scoperta seguendo piste e sentieri che si inoltrano nel bosco. Scoprirete caratteristiche e curiosità e troverete 15 punti d’interesse con altrettante bacheche illustrative ed alcune installazioni che faciliteranno la “lettura del luogo”.

Attualmente sono operativi i primi 4 punti: Riconoscere gli alberi al tatto – l’insoglio del cinghiale. Una finestra sulla Macchia e Bibbona e il paesaggio toscano.

Venite a visitare la Macchia della Magona a Bibbona (LI).

Logo macchia magona.jpg

Primo percorso

Ricoscere gli alberi al tatto

Toccare gli alberi fa bene, la scienza conferma. Toccare gli alberi fa bene alla salute. È quanto sostiene Matthew Silverstone, autore del saggio Blinded by Science, Bendati dalla scienza ufficiale. Per ottenere benefici non è necessario toccare gli alberi, basta essere nelle vicinanze. Abbracciare gli alberi, un’idea della hippy generation molto criticata, è ora provata in modo scientifico: contrariamente alle credenze popolari, toccare un albero rende più sani. Per stare meglio non importa neppure toccarlo, l’albero: il solo essere nelle sue vicinanze ha lo stesso effetto. Parola di Matthew Silverstone, autore del saggio Blinded by Science, Bendati dalla scienza ufficiale.


Tesi: tutto vibra, dal nucleo di un atomo alle molecole del nostro sangue e del nostro cervello. Suoni, piante, animali. Fino allo spazio esterno. Una volta compreso questo principio di base, tutto diventa improvvisamente chiaro: se applichiamo questa teoria al mondo intorno a noi, ci stupiremo di cosa potremo imparare.


Blinded by Science spiega come smettere di essere accecati dalla scienza, e offre una teoria che, se applicata a fattori come l’acqua, le piante, il sole e la luna, sembra avere un senso perfetto. Così, Silverstone prova scientificamente che gli alberi migliorano molti aspetti della salute: malattie mentali, disturbo di deficit di attenzione e iperattività (Adhd), livelli di concentrazione, tempi di reazione, depressione, emicranie. Innumerevoli studi – riferisce il blog Informare per Resistere – hanno dimostrato che i bambini mostrano effetti psicologici e fisiologici significativi in termini di salute e benessere quando interagiscono con le piante. Studi che dimostrano che i bambini stanno meglio, cognitivamente ed emotivamente, in ambienti verdi”.

I piccoli “giocano in modo più creativo” se si trovano nel bel mezzo di un bosco. Una indagine sulla salute pubblica, programmata per studiare l’associazione tra spazi verdi e salute mentale, conclude che “l’accessibilità a spazi verdi può significativamente contribuire alle nostre capacità mentali e al nostro benessere”. Quale può dunque essere l’aspetto della natura che può avere effetti così significativi? “Fino ad ora si è pensato che fossero gli spazi aperti, ma Matthew Silverstone mostra che non si tratta di questo”. Piuttosto, il ricercatore inglese “prova scientificamente che sono le proprietà vibrazionali degli alberi e delle piante a darci i benefici in termini di salute, non gli spazi verdi e aperti”. La risposta a come piante ed alberi ci influenzino fisiologicamente sembra dimostrarsi molto semplice: “È tutto dovuto al fatto che ogni cosa ha una vibrazione, e differenti vibrazioni influenzano i comportamenti biologici”.

È stato provato che, se beviamo un bicchiere di acqua trattato con una vibrazione di 10Hz, il nostro tasso di coagulazione sanguigna cambia immediatamente con l’ingestione dell’acqua trattata. Per Silverstone, accade lo stesso con le piante: “Quando tocchiamo un albero, la sua diversa vibrazione influenzerà vari comportamenti biologici del nostro corpo”. Questa idea 'vibrazionale', - spiega “Informare per Resistere” - è supportata nel libro da centinaia di studi scientifici, “che forniscono prove schiaccianti che l’abbracciare gli alberi non è una pazzia: non solo fa bene alla nostra salute ma può anche far risparmiare molti soldi ai nostri governi, offrendo una forma di trattamento alternativa e gratuita”. Secondo l’indagine, “spazi verdi e sicuri possono essere efficaci quanto una prescrizione medica nel trattare alcune forme di malattia mentale”. E se i medici, d’ora in poi, trattassero alcuni disturbi suggerendo una passeggiata nel parco piuttosto che una scatola di pillole? Articolo tratto da LIBRE Dal sito: www.ilcambiamento.it

I Funghi del legno Fuscoporia torulosa: Corpo fruttifero a forma di conchiglia, ha superficie rugosa di colore bruno-arancio, bruno ruggine; margine tomentoso, arrotondato, di colore più chiaro. I tubuli hanno struttura a strati, tanti quanti gli anni di vita del fungo, sono di color cannella, bruno olivacei, bruno-rugginosi, i pori sono tondi e piccoli (5-6 per mm), cono concolori ai tubuli; il contesto è 1-3 cm, ma nel punto di fissaggio alla pianta ospite può essere considerevolmente più spesso; la carne è molto consistente, suberosa, porosa, tenace: non è commestibile. Dal sito www.talmamax.it/lignicoli.htmLa tana del TassoIl tasso vive prevalentemente sotto terra, in tane da lui scavate attraverso le potenti unghie; riesce a realizzare una fitta rete di cunicoli, allargando la propria tana in più piani.All’interno delle gallerie scavate possiamo trovare diverse camere, una per i genitori, uno per i piccoli, e diverse uscite, per poter scappare dall’attacco di eventuali predatori.In basse altitudini l’animale non va in letargo, abbassando però di molto l’attività quotidiana, ma in latitudini dove il clima è più rigido il tasso si abbandona in un vero letargo; nei periodi precedenti alle prime nevi si nutre parecchio per accumulare grasso per resistere alle fredde temperature, e recupera materiale per foderare la sua tana, fatto di terriccio, foglie e sterpaglie.Quando è il momento, circa a Novembre, entra nella tana, chiude ogni boccaporto con il materiale recuperato e cade in un sonno profondissimo fino a 5 mesi circa, abbassando la temperatura corporea ed usando il grasso accumulato per sopravvivere fino al risveglio, verso Aprile.Mamma e papà tasso possono vivere assieme per molto tempo, fino a vent’anni, tempo che utilizzeranno per sistemare le loro gallerie al meglio rendendole confortevoli con erbe, muschi e sterpaglie; la tana del tasso è di fondamentale importanza nel periodo freddo, infatti durante l’inverno l’animale dorme parecchio uscendo raramente solo per dissetarsi.In alcune uscite notturne il tasso non rientra fino alla mattina successiva. Dal sito: www.laforzadeglianimali.it



Scarica qui la scheda: Ricoscere gli alberi al tatto, 2022

Ricoscere gli alberi al tatto, 2022

L'insoglio del cinghiale

Nonostante la credenza popolare che lo vede come un animale sudicio, il cinghiale cura molto la propria igiene: l'abitudine di rotolarsi nel fango, detta insoglio, è la prima azione che l'animale compie dopo essersi svegliato e ha la duplice funzione di rinfrescare il corpo nei mesi caldi, proteggendolo inoltre da scottature dovute ai raggi solari, e di favorire la cicatrizzazione delle numerose ferite più o meno gravi che l'animale si procura in combattimento o attraverso il semplice movimento nel sottobosco spinoso. Per scrostarsi di dosso il fango essiccato, poi, l'animale si sfrega periodicamente contro superfici verticali, come massi e tronchi d'albero (soprattutto querce ed abeti rossi). Laddove siano assenti pozze d'acqua atte all'insoglio, il cinghiale ne ricava una smuovendo la terra col grugno e urinandovi, per poi rotolarsi nell'impasto ottenuto. Il cinghiale su wikipedia


Scarica qui la scheda: L'insoglio del cinghiale, 2022
L'insoglio del cinghiale, 2022

Una finestra sulla macchia

La Macchia della Magona per secoli è stata anche un luogo di lavoro per gli abitanti di Bibbona, nei primi anni 50 del secolo scorso si contavano ancora circa cento boscaioli all’opera nel taglio della legna e nella produzione del carbone.

Oggi è presente una capillare rete di itinerari naturalistici costituiti da circa 54 km di sentieri individuabili attraverso la cartina fornita dalla Proloco e dagli Uffici Turistici del Comune di Bibbona, oppure consultabili e scaricabili al seguente link: Itinerari della Costa degli Etruschi

I percorsi, che attraversano tutto il bosco, raggiungono punti panoramici molto spettacolari.

La Macchia della Magona vista dalle Golazze aperte

Durante l’anno vengono organizzate visite guidate ed escursioni e durante il periodo estivo, piccole serate nel bosco.


La Magona offre anche la possibilità di praticare una particolare attività outdoor: l’antica arte del tiro con l’arco, una disciplina non competitiva che prevede l’utilizzo di archi tradizionali e frecce in legno
Tiro con l'arco

Ecco alcuni link utili:


Scarica qui la scheda del percorso: Una finestra sulla macchia, 2022

Una finestra sulla macchia, 2022

Bibbona ed il paesaggio toscano

Bibbona ed il paesaggio toscanoIl tipico paesaggio toscano, è uno scenario dolce e equilibrato, coltivato con sapienza ed ordine, protetto nella sua originaria bellezza; è nello stesso tempo un modello di insediamento razionale un opera d’arte naturale. Se si studia attentamente il paesaggio toscano si ravvisa una singolare capacità dell’uomo di suddividere il suolo in una perfetta geometria di campi, ad armonizzare le masse di colore, che alternano l’oro delle messi al verde dei boschi, i filari delle viti e le zone degli uliveti, i casolari e i villaggi con le belle ville e i loro giardini all’italiana.

Paesaggio 2.jpg

All’inizio del 1500 Leonardo da Vinci realizzò la “mappa della Toscana occidentale a volo d'uccello”, ovvero con una prospettiva dall'alto, come se l'artista stesse sorvolando le zone. Dal particolare, si vede il paese di Bibbona, la costa disabitata e buona parte della pianura ancora occupata dalle paludi.

Carta a volo d'uccello della Toscana occidentale, Leonardo da Vinci, 1503

Il paesaggio che osserviamo oggi è invece il risultato delle modifiche apportate per secoli dall’azione umana: la grande pineta costiera, piantata per proteggere dal vento salmastro le terre bonificate, le cittadine sulla costa e più nell’interno, le zone agricole con i vecchi poderi che, anche se alcuni trasformati in agriturismi e resort, conservano ancora gran parte del loro caratteristico mosaico di coltivazioni.

Paesaggio 4.PNG

Con l’aiuto del puntatore ad arco possiamo individuare la posizione dei paesi vicini e dei luoghi che si vedono dal punto panoramico di Poggio Cavaliere

Il puntatore

Il paese di Bibbona, di cui vediamo bene la Rocca, ha origini etrusche alle quali risale un’originale statuetta bronzea di un capro, diventata simbolo del paese, ed oggi conservato nel Museo Archeologico di Firenze.

La riproduzione del Caprone di Bibbona davanti la Chiesa di S. Maria della Pietà a Bibbona

Si racconta che nel medioevo, Bibbona fosse uno dei castelli più forti della Maremma, cinto da mura turrite e difeso da un profondo fosso. Evidenti anche i legami con l'agricoltura, infatti secondo uno statuto del 1400, i capo famiglia erano tenuti a piantare ogni anno almeno un olivo e due alberi da frutto ed anche a fare l'orto

Bibbona vista dalla sua campagna

Qui puoi trovare alcuni link utili per approfondire la storia di Bibbona:

Scarica qui la scheda: Bibbona ed il paesaggio toscano, 2022

Bibbona ed il paesaggio toscano, 2022

Secondo percorso

XXX

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