News: differenze tra le versioni
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(→MONTALE, CLIZIA E IL PEGNO, Esposto a Vetulonia l'amuleto etrusco che il premio Nobel donò alla sua musa) |
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Ecco la conclusione della storia del ciondolo etrusco pegno d’amore del poeta Eugenio Montale alla sua amata Clizia che vi avevo mandato l’anno passato.Ieri è stato inaugurato nel museo archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia un angolo dedicato a questo oggetto: [https://www.museoisidorofalchi.it/montale-clizia-e-il-pegno/ Museoisidorofalchi]Anche sul Corriere della Sera: [https://www.corriere.it/cultura/18_giugno_30/eugenio-montale-museo-vetulonia-clizia-60aeaa1a-7c84-11e8-87b8-02c87e8bc58c.shtml L'articolo su il Corriere] | Ecco la conclusione della storia del ciondolo etrusco pegno d’amore del poeta Eugenio Montale alla sua amata Clizia che vi avevo mandato l’anno passato.Ieri è stato inaugurato nel museo archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia un angolo dedicato a questo oggetto: [https://www.museoisidorofalchi.it/montale-clizia-e-il-pegno/ Museoisidorofalchi]Anche sul Corriere della Sera: [https://www.corriere.it/cultura/18_giugno_30/eugenio-montale-museo-vetulonia-clizia-60aeaa1a-7c84-11e8-87b8-02c87e8bc58c.shtml L'articolo su il Corriere] | ||
− | Il ciondolo etrusco pegno d’amore del poeta a Clizia. Studioso ritrova a New York il simbolo della relazione fra Montale e Irma Brandeis di STEFANO | + | Il ciondolo etrusco pegno d’amore del poeta a Clizia. Studioso ritrova a New York il simbolo della relazione fra Montale e Irma Brandeis di STEFANO ADAMI. |
− | Quando Eugenio Montale viene nominato direttore del Gabinetto Vieusseux di Firenze, nel 1929, ha 33 anni ed è già – per sua stessa ammissione – un uomo stanco e sfiduciato. È ligure, ha un diploma in ragioneria, non ha potuto fare studi universitari, ed è reduce di guerra. Gli studi universitari li ha fatti ascoltando i racconti che la sorella gli fa da giovane matricola. Eppure ha pubblicato solo quattro anni prima un volume di poesia (“Ossi di seppia”) che mostra con grande musicalità un codice nuovo, un nuovo sentire, inatteso. E che ha fatto sensazione, in Italia e fuori. È certo a quel libro che deve la prestigiosa nomina. Montale dice di essere un uomo di poca fantasia, a cui la scrittura costa gran tempo e fatica. Gli esiti, invece, sembrano così spontanei, naturali. E la vita, da parte sua, eserciterà ben presto su di lui molta dell’impensabile fantasia dell’esistenza. Nell’estate del 1933, infatti, si presenta al Vieusseux, chiedendo del direttore, una giovane, affascinante ricercatrice americana. La giovane studia Dante. Ha letto “Ossi di seppia”, li considera una delle raccolte poetiche più importanti dell’epoca, e vuole assolutamente conoscere ed intervistare l’autore. Si chiama Irma Brandeis, è di New York, di origine ebraica. Ed è già innamorata del poeta.Per Montale la visita è un fulmine a ciel sereno. Non è abituato ad essere al centro dell’attenzione. Vive “al 5 per cento” e chiede che non si aumenti la dose. Per carità. Montale, fino all’arrivo di Irma, è un impiegato non solo del Vieusseux, ma anche dell’esistenza. Ha già da anni un legame d’affetto con Drusilla Tanzi, la Mosca cantata in molte poesie, legame che vive con gli orari di un ufficio. La Brandeis arriva d’improvviso a sconvolgere tutte le carte.Il poeta e la ragazza americana faranno alcuni viaggi insieme, in Italia. Lei gli propone di trasferirsi negli Stati Uniti. Lui, per un po’ si balocca con l’idea, e fantastica di un “nuovo inizio”. Se lo merita? Le promette come pegno d’amore “un amuleto etrusco”. Amuleto di cui finora i montaliani d’ogni paese avevano soltanto immaginato l’esistenza. Non si era mai trovata la prova certa che Montale avesse mai acquistato ed inviato negli Usa questo pegno d’amore antico per Irma. Ma adesso questa prova è stata finalmente trovata, in modo alquanto avventuroso. E, con la prova, anche l’oggetto antico.Ma torniamo ai fatti. Drusilla, appena viene a conoscenza dell’amore di Montale per la Brandeis, minaccia il suicidio, e lo tenta realmente – secondo Montale – almeno due volte. Sarebbe stato proprio il poeta a salvarla. E anche la Storia ci mette del suo. Hitler non nasconde le sue intenzioni di guerra; Mussolini è con lui e per Irma è sempre più difficile tornare in Europa. L’alalà degli scherani è sempre più forte. Montale ha firmato il Manifesto di Croce degli intellettuali antifascisti, e perde l’incarico al Vieusseux. La sarabanda si fa infernale. Nel 1939, a modo suo, sceglie: la sua vita è con la Mosca. Continua però a pensare alla Brandeis, che adesso abita i suoi versi con il nome di Clizia. Proprio nel 1939 Montale licenzia “Le Occasioni”: versi che vedono, in gran parte, la presenza di Clizia. Dopo la morte di Montale uscirà il carteggio tra i due, coinvolgente. Ma ancora molte cose resteranno nell’ombra. | + | |
+ | L'articolo su Il Tirreno: [http://iltirreno.gelocal.it/regione/2017/07/01/news/il-ciondolo-etrusco-pegno-d-amore-del-poeta-a-clizia-1.15563036?ref=search L'articolo su il Tirreno] | ||
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+ | Quando Eugenio Montale viene nominato direttore del Gabinetto Vieusseux di Firenze, nel 1929, ha 33 anni ed è già – per sua stessa ammissione – un uomo stanco e sfiduciato. È ligure, ha un diploma in ragioneria, non ha potuto fare studi universitari, ed è reduce di guerra. Gli studi universitari li ha fatti ascoltando i racconti che la sorella gli fa da giovane matricola. Eppure ha pubblicato solo quattro anni prima un volume di poesia (“Ossi di seppia”) che mostra con grande musicalità un codice nuovo, un nuovo sentire, inatteso. E che ha fatto sensazione, in Italia e fuori. È certo a quel libro che deve la prestigiosa nomina. Montale dice di essere un uomo di poca fantasia, a cui la scrittura costa gran tempo e fatica. Gli esiti, invece, sembrano così spontanei, naturali. E la vita, da parte sua, eserciterà ben presto su di lui molta dell’impensabile fantasia dell’esistenza. Nell’estate del 1933, infatti, si presenta al Vieusseux, chiedendo del direttore, una giovane, affascinante ricercatrice americana. La giovane studia Dante. Ha letto “Ossi di seppia”, li considera una delle raccolte poetiche più importanti dell’epoca, e vuole assolutamente conoscere ed intervistare l’autore. Si chiama Irma Brandeis, è di New York, di origine ebraica. Ed è già innamorata del poeta. Per Montale la visita è un fulmine a ciel sereno. Non è abituato ad essere al centro dell’attenzione. Vive “al 5 per cento” e chiede che non si aumenti la dose. Per carità. Montale, fino all’arrivo di Irma, è un impiegato non solo del Vieusseux, ma anche dell’esistenza. Ha già da anni un legame d’affetto con Drusilla Tanzi, la Mosca cantata in molte poesie, legame che vive con gli orari di un ufficio. La Brandeis arriva d’improvviso a sconvolgere tutte le carte.Il poeta e la ragazza americana faranno alcuni viaggi insieme, in Italia. Lei gli propone di trasferirsi negli Stati Uniti. Lui, per un po’ si balocca con l’idea, e fantastica di un “nuovo inizio”. Se lo merita? Le promette come pegno d’amore “un amuleto etrusco”. Amuleto di cui finora i montaliani d’ogni paese avevano soltanto immaginato l’esistenza. Non si era mai trovata la prova certa che Montale avesse mai acquistato ed inviato negli Usa questo pegno d’amore antico per Irma. Ma adesso questa prova è stata finalmente trovata, in modo alquanto avventuroso. E, con la prova, anche l’oggetto antico.Ma torniamo ai fatti. Drusilla, appena viene a conoscenza dell’amore di Montale per la Brandeis, minaccia il suicidio, e lo tenta realmente – secondo Montale – almeno due volte. Sarebbe stato proprio il poeta a salvarla. E anche la Storia ci mette del suo. Hitler non nasconde le sue intenzioni di guerra; Mussolini è con lui e per Irma è sempre più difficile tornare in Europa. L’alalà degli scherani è sempre più forte. Montale ha firmato il Manifesto di Croce degli intellettuali antifascisti, e perde l’incarico al Vieusseux. La sarabanda si fa infernale. Nel 1939, a modo suo, sceglie: la sua vita è con la Mosca. Continua però a pensare alla Brandeis, che adesso abita i suoi versi con il nome di Clizia. Proprio nel 1939 Montale licenzia “Le Occasioni”: versi che vedono, in gran parte, la presenza di Clizia. Dopo la morte di Montale uscirà il carteggio tra i due, coinvolgente. Ma ancora molte cose resteranno nell’ombra. | ||
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Si deve oggi al talento e alle capacità di un giovane italianista e poeta, Marco Sonzogni, dell’Università di Wellington (Nuova Zelanda) se uno dei più interessanti misteri montaliani è stato finalmente chiarito. ll poeta aveva promesso a Clizia un dono etrusco, e più di una volta accenna alle sue difficoltà per acquistarlo. Al punto che molti studiosi avevano considerato la questione come semplicemente letteraria. Sonzogni, invece, ha potuto studiare nuove carte della Brandeis, che analizza in un volume appena uscito dal titolo “Il guindolo del Tempo” (Archinto Editore).Durante questa sua appassionante ricerca, Sonzogni ha anche potuto ritrovare un astuccio dentro al quale era riposto il piccolo ciondolo etrusco inviato da Montale ad Irma. C’era anche conservato un minuscolo bigliettino in cui la Brandeis aveva indicato, con la sua calligrafia, in inglese, il pegno etrusco come inviato da “E.M. a I.B.”. Un volume felice, quello di Sonzogni, un riuscito misto di saggio e narrazione che rende dunque conto di questo inaspettato e prezioso ritrovamento.Il piccolo oggetto è stato sottoposto all’analisi della direttrice del Museo etrusco “Falchi” di Vetulonia, Simona Rafanelli, per l’identificazione. Il Museo – che accoglie adesso una straordinaria mostra sulla vita quotidiana a Pompei – ha anche ospitato la presentazione dello studio di Sonzogni. Durante l’incontro, l’oggetto montaliano è stato donato al Museo. E dunque, d’ora in poi, amanti e studiosi di Montale che vorranno ammirare il pegno d’amore per Clizia, avranno questo piccolo ed importante museo maremmano come tappa obbligata della loro ricerca. | Si deve oggi al talento e alle capacità di un giovane italianista e poeta, Marco Sonzogni, dell’Università di Wellington (Nuova Zelanda) se uno dei più interessanti misteri montaliani è stato finalmente chiarito. ll poeta aveva promesso a Clizia un dono etrusco, e più di una volta accenna alle sue difficoltà per acquistarlo. Al punto che molti studiosi avevano considerato la questione come semplicemente letteraria. Sonzogni, invece, ha potuto studiare nuove carte della Brandeis, che analizza in un volume appena uscito dal titolo “Il guindolo del Tempo” (Archinto Editore).Durante questa sua appassionante ricerca, Sonzogni ha anche potuto ritrovare un astuccio dentro al quale era riposto il piccolo ciondolo etrusco inviato da Montale ad Irma. C’era anche conservato un minuscolo bigliettino in cui la Brandeis aveva indicato, con la sua calligrafia, in inglese, il pegno etrusco come inviato da “E.M. a I.B.”. Un volume felice, quello di Sonzogni, un riuscito misto di saggio e narrazione che rende dunque conto di questo inaspettato e prezioso ritrovamento.Il piccolo oggetto è stato sottoposto all’analisi della direttrice del Museo etrusco “Falchi” di Vetulonia, Simona Rafanelli, per l’identificazione. Il Museo – che accoglie adesso una straordinaria mostra sulla vita quotidiana a Pompei – ha anche ospitato la presentazione dello studio di Sonzogni. Durante l’incontro, l’oggetto montaliano è stato donato al Museo. E dunque, d’ora in poi, amanti e studiosi di Montale che vorranno ammirare il pegno d’amore per Clizia, avranno questo piccolo ed importante museo maremmano come tappa obbligata della loro ricerca. | ||
Versione delle 10:06, 20 ago 2020
2020
Visite pastorali a Bibbona dal 1436 al 1781
Ecco finalmente in formato digitale i resoconti delle visite pastorali a Bibbona dal 1436 al 1781. Questi documenti fanno parte del Fondo Parrocchiale che anni fa Don Giuliano mi fece fotocopiare. Il resto della documentazione del Fondo Parrocchiale può essere trovata qui: Fondo Parrocchiale
1443-Vescovo ROBERTO CAVALCANTI
1576-Vescovo GIOVANNI CASTELLI
1771-Vescovo ALEXANDER GALLETTI
1776-Vescovo CAROLUS PHILIPPUS SFONDRATUS
1781-Vescovo ALEXANDER GALLETTI
Queste invece i resoconti delle visite pastorali già pubblicate:
Appunti presi nell'archivio comunale di Bibbona dal libro delle deliberazione del Magistrato nel periodo dal 1777 al 1813
In tutta sincerità non ricordo dove ho trovato questo materiale. Possibile che faccia parte del Fondo Parrocchiale: Fondo Parrocchiale
1777-1794-Deliberazioni del Magistrato
1794-1813-Deliberazioni del Magistrato
Articoli e libri della Prof.ssa Paola Ircani Menichini su Bibbona ed in particolare sulla chiesa di Santa Maria della Pietà
Qui di seguito alcuni articoli scritti dalla Prof.ssa Paola Ircani Menichini su Bibbona. Alcuni degli articoli sono stati utilizzati nel corso delle conferenze da lei tenute a Bibbona negli ultimi anni. I file sono stati scaricati da sito web ACADEMIA Sito web
Un inventario del 1574 della Madonna della Pietà di BIBBONA, Paola Ircani Menichini, 24 ottobre 2019
Santa Maria della Pietà di Bibbona tra Cinque e Seicento, Paola Ircani Menichini, 11 ottobre 2019
Il suo libro Chiese e castelli dell'Alto medioevo in Bassa Val di Cecina e in Val di Fine rappresenta una pietra miliare nello studio della storia di Bibbona. L’autrice rende disponibile questo testo del 1993 gratuitamente on-line. Lo trovate a questo indirizzo: url ed in allegato. Molto interessanti i registri da lei spogliati del 400 e 500 che sono alla basa di molto di questo che è stato scritto su Bibbona dopo il 1993 e che potrebbero essere usati per molto altro…
Chiese e castelli dell'Alto medioevo in Bassa Val di Cecina e in Val di Fine
Anno bisestile
Alcune curiosità sul giorno bisestile....e sull'anno più lungo della storia che fu detto anno di confusione! Un po' lungo il testo ma adatto a questa giornata uggiosa...Qui anche un bell'articolo in inglese su questo argomento: url.
Ecco il brano tratto da Bellezze della storia universale antica e moderna: Bellezze della storia ... 1819, Di Lorenzo PanfiliIl libro in formato elettronico è scaricabile gratuitamente su google libri.
ISTITUZIONI CIVILI E POLITICHE, Divisione del Tempo. Il tempo, il cui regolamento formava una delle ispezioni pontificie, dividevasi presso i Romani in anno, mesi e giorni. La forma dell'anno presso i medesimi fu diversa secondo la diversità de tempi . Romolo lo fissò, o per meglio dire, lo trovò fissato dai Latini a trecento quattro giorni divisi in dieci mesi, de'quali il primo era marzo; gli altri seguenti serbavano l'ordine stesso con cui noi li numeriamo presentemente. Ma siccome un tale anno non trovavasi conforme nè al corso del sole, nè a quello della luna, così Numa lo regolò conformemente a quello della luna, il quale è di trecentocinquanta giorni, otto ore, quarantotto minuti, e vi aggiunse un giorno per il geniale trasporto che egli aveva al numero dispari. Indi avendo tolto sei giorni da ciascuno degli altri mesi, i quali senza di ciò sarebbero stati di trentacinque o di trentasei giorni, ne formò due altri mesi, cioè gennajo e febbraio, del quali il primo aveva ventinove giorni, il secondo ventotto. Mise gennaio al primo dell'anno, e febbraio all'ultimo ; ma in progresso (non sapendosi precisamente il quando ) fa quest'ultimo mese posto tra gennaio e marzo. Numa poi intanto tolse marzo dal primo dell'anno, perehè amava più la pace che la guerra. Tutt'i mesi ebbero un numero dispari di giorni ad eccezione di febbraio, il quale perciò fu tenuto per infausto, seppure non voglia credersi che tale fosse riputato, perchè nel detto mese celebravansi le feste funerali istituite per placar le anime del trapassati parenti. Siccome poi l'anno solare trovavasi ogni anno superiore di dodici, giorni e della quarta parte di un giorno all'anno lunare, quindi ogni due anni s'inseriva un mese intercalare, il quale era alternativamente di 22 se di 23 giorni. Desso veniva inserito dopo li 23 di febbrajo, e gli si dava il nome di Mercedonio a cagione della Dea Mercedonia la quale presiedeva alle mercatanzie ed ai pagamenti. Ma Numa avendo fatto quest'anno lunare più lungo di un giorno, non si trovò neppure conforme al corso del Sole. Il perchè Servio Tullio, oppure i decenviri stabilirono, che ogni ventitre, o ventiquattro anni si ommettesse il mese bisestile chiamato mercedonio; ma siccome un tal bisestare dipendeva unicamente dai pontefici, così eglino frapponevano a loro talento ora un maggiore ed ora un minor numero di giorni, di maniera che nel tempo di Giulio Cesare il principio dell'anno era stato ritardato di sessantasette giorni. Imperciocchè i pontefici, quante volte avessero voluto che taluno fosse più presto uscito dalla magistratura, frapponevano più pochi giorni, e ne iscrivevano di più quando avessero desiderato che i pubblicani facessero più tardi i loro pagamenti. Subitochè Giulio Cesare si fu impadronito del supremo comando, riformò l'anno secondo il corso del Sole, e nel 7o8 di Roma ordinò che i suddetti sessantasette giorni si unissero col mese bisestile, in guisa che un tale anno, che si chiamò anno di confusione, fu composto di 445 giorni. Finalmente ordinò che in avvenire l'anno fosse di 365 giorni e sei ore, e che queste sei ore, ogni quattro anni formando un giorno, questo s'inserisse ai ventitre di febbrajo, e quindi un tale anno fu detto bisestile, per la ragione che il sesto giorno prima delle calende di marzo veniva numerato due volte. E questa è quella forma di anno, che dicesi presentemente Giuliano, oppure volgarmente del vecchio stile. I mesi che presso i Romani eran lunari, e quindi composti di ventinove giorni e mezzo, ebbero anticamente gl'istessi nomi che conservano al presente. Gennaio, mese che apre l'anno, è stato così detto da Giano Dio del tempo. Febbraio dalla parola februare che significa espiare, per la ragione che in quel tempo il popolo si espiava, onde da'Greci chiamavasi catharsios, cioè espiatorio; seppure non sia stato così chiamato dal la Dea Februa, cui era consecrato , come altri vogliono. Marzo da Marte, a cui fu sacro. Aprile dall'aprire, perchè in allora la madre terra apre il suo seno. Maggio così chiamasi, perchè istituito in onore del maggiori, sebbene altri vogliano che così sia stato detto dalla Dea Maja madre di Mercurio; siccome Giugno altri vogliono che così sia stato chiamato dai Giuniori, altri da Giunone, per cui presso alcuni popoli del Lazio fu detto Giunonio e Giunoniale. Il mese di luglio, il quale per ragione d'ordine era anticamente chiamato quintile , fu poscia chiamato julius, volgarmente luglio , iu onore di Giulio Cesare, nella stessa guisa che il seguente mese, che chiamavasi sestile, fu indi detto agosto dal nome di Augusto successore di Cesare. Gli altri mesi poi furono secondo l'ordine chiamati settembre, ottobre, novembre e decembre . I suddetti mesi poi eran divisi in tre parti, cioè nelle calende, nelle none, e negl'idi. Le calende che sono il primo giorno di ciascun mese, sono state così dette dal verbo kalo, cioè convoco ; perchè il Pontefice convocando il popolo gli annunziava la nuova luna, ed indi si regolavano gli affari del mese, tanto in riguardo al religioso, che al civile.
News su Leonardo da Vinci
Sgarbi: "Leonardo esoterico? Vi spiego qual è il suo vero segreto e perché ci affascina tutti". Perché "ll genio dell'imperfezione" continua a conquistare ammiratori, scatenando teorie sul significato nascosto delle sue opere. Intervista al critico. url
Uno studio sulla MIT Tehnology review Leonardo: Il mistero della sfera del Salvator Mundi, sarebbe cava. url
2019
Abbiamo iniziato bene <Abbuonu Accuminciammu>, Bibbona 20 dicembre 2019
Venerdì 20 dicembre 2019 ore 21:30: Alessandro Sarra Fiore ha il piacere di invitarvi, presso il palazzo del vecchio Comune di Bibbona, per la presentazione del suo romanzo di esordio "Abbiamo iniziato bene <Abbuonu Accuminciammu>. Storia ironica e comunicativa, che si svolge a Palermo. Un libro divertente che tocca con leggerezza argomenti importanti. Introduce l'assessore alla Cultura del Comune di Bibbona Cristina D'Amato. Alla fine dell'evento sarà possibile acquistare il libro con dedica ad un prezzo speciale ed è previsto un piccolo rinfresco offerto dalla Pasticceria Ricotta e Pistacchio di Cecina. In allegato la locandina.
La locandina dell'evento: La locandina, 20 dicembre 2019
Santa Lucia ed il giorno più corto ...ed il solstizio
Ebbene si anche questo anno ci stiamo avvicinando al giro di boa invernale: il solstizio di inverno. Questo anno cadrà la mattina del 22 dicembre, dal giorno dopo le ore di buio inizieranno a diminuire ed il sole finalmente a rialzarsi anche se nei giorni del solstizio (di inverno come di estate) il sole sembrerà rimanere immobile prima di invertire la marcia: da qui nasce il significato di solstizio (dal latino solstĭtĭum, composto da sōl, «Sole», e sistĕre, «fermarsi»).
Tra l'altro è ora di fare chiarezza sul detto "Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia". Ieri 13 dicembre è il giorno in cui ricorre Santa Lucia, giorno che la tradizione popolare ritiene essere più corto dell'anno (nel senso ovviamente delle ore di luce). Come spesso accade la tradizione popolare trae la sua origine da una cosa vera. Come sempre (lo abbiamo già visto nel mio articolo Geometrie divine a Bibbona Link alla pagina quando all'appello "mancano un un po' di giorni" vuol dire che ci ha messo lo zampino il solito Papa Gregorio XIII. Infatti, con la riforma del calendario, introdotta da Papa Gregorio XIII nel 1582, si passò direttamente dal 4 Ottobre al 15 Ottobre, togliendo quindi i 10 giorni di sfasatura accumulati negli oltre 10 secoli precedenti. Il solstizio passò così al 21-22 Dicembre ma la festa della Santa rimase sempre al 13.....
La Comunicazione di oggi: suggerimenti per orientarsi tra il vero ed il falso. Interverranno Marco Andrenacci, Fausto Cruschelli ed Andrea Nacci, Bibbona 13 dicembre 2019
Domani sera venerdì 13 dicembre 2019 ore 21.30 Comune Vecchio, Piazza G. Matteotti 1, Bibbona (LI): La Comunicazione di oggi: suggerimenti per orientarsi tra il vero ed il falso. Interverranno Marco Andrenacci, Fausto Cruschelli ed Andrea Nacci. Verrà presentato il libro ULTIMATUM di Andrea Nacci, a cui faranno seguito momenti di intrattenimento. In allegato la locandina dell'evento.
La presentazione di Marco Andrenacci, Le teorie sul complotto lunare
La presentazione di Andrea Nacci, Fake news
Leonardo da Vinci, un bibbonese
Vi invio il link al video che ho appena caricato su youtube Leonardo Da Vinci, un bibbonese: Link a youtube
L'idea di questo video mi è venuta durante la visita del 3 ottobre scorso della recente mostra A Life in Drawing: LEONARDO DA VINCI: A LIFE IN DRAWING
Nel video troverete anche la descrizione della famosa mappa di Leonardo Da Vinci raffigurante la nostra chiesa di Santa Maria della Pietà ed il castello di Bibbona.
La strega di Baratti
Vi ricordate la Strega di Baratti? Riprese cinematografiche a Baratti e Populonia per il film "La strega di Baratti" Prodotto dall’associazione Spazio Tesla di Piacenza e diretto da Gianpaolo Saccomano, regista indipendente che ha all’attivo tra gli altri una recentissima tv-fiction sul mostro di Firenze: Link alla pagina
Leonardo da Vinci a Bibbona, Andrea Nacci
Andrea Nacci "Leonardo da Vinci a Bibbona" uscito nel mese di maggio sulla rivista BCC Notizie.
Leonardo da Vinci a Bibbona, BCC Notizie, N. 2 2019
La tua forza è la tua bellezze
La tua forza è la tua bellezza. Sabato 10 agosto sarà proiettato un video in sostituzione della mostra fotografica vera e propria. Il video ha durata di 3 minuti e consiste in immagini (le fotografie del progetto) con sottofondo musicale e voce narrante per le varie presentazioni. Inizio proiezione alle ore 20 e termine alle ore 23 circa .Probabile intervento di Francesca Capitoni per descrivere il progetto e ringraziare tutti quelli che hanno sostenuto il progetto.Qui potete trovare altre info sulla iniziativa: url
Bibbona e dintorni. Storie, racconti, pubblicazioni, 25 luglio 2019
Conferenza di Marco Andrenacci, Giovedì 25 Luglio ore 22:00, Via di Bacco, 12 - Bibbona presso Etruscherie 2019
Un affascinante viaggio alla "riscoperta" della storia di Bibbona e del suo territorio.
Dalla fortunata conferenza "Gli enigmi di Bibbona" del 2006 fino alle recenti "prove" della frequentazioni bibbonese di Leonardo da Vinci.
Parte 1: Introduzione ed il territorio
Parte 2: Leonardo da Vinci e le Geometrie Divine a Bibbona
Per un approfondimento sui legami tra Bibbona e Leonardo nonché sulle Geometrie divine a Bibbona è possibile consultare anche alcuni articoli di Marco Andrenacci: Marco Andrenacci, articoli
L'allunaggio del 1969, 4 luglio 2019
Conferenza di Marco Andrenacci, Giovedì 4 Luglio ore 22:00, Via di Bacco, 12 - Bibbona presso Etruscherie 2019
Un racconto della corsa allo spazio tra le due super potenze di allora gli USA e l'URSS culminata con l'allunaggio dell'Apollo 11 il 20 luglio 1969. Parte della presentazione è stata dedicata alla descrizione delle principali teorie del complotto lunare con particolare attenzione ai lavori di Stanley Kubrick. Saranno mostrati tanti video d'epoca. Per grandi e piccini.
Parte 4: Le teorie del complotto
Leonardo a Bibbona... un legame speciale, 13 aprile 2019
Conferenza di Marco Andrenacci, Sabato 13 Aprile 2019 ore 16:00 presso Associazione di Volontariato La Rocca Bibbona, via Livorno 6
Un convegno in occasione dei 500 anni dalla morte del genio per parlare dei legami veramente speciali con Bibbona.
Parte 1: Leonardo da Vinci a Bibbona e le geometrie divine a Bibbona
Per un approfondimento sui legami tra Bibbona e Leonardo nonché sulle Geometrie divine a Bibbona è possibile consultare anche alcuni articoli di Marco Andrenacci: Marco Andrenacci, articoli
Nella seconda parte della conferenza sono state mostrate alcune nuove scoperte sul castello di Bibbona basate sulla recente disponibilità di cartografia storica precedentemente inedita (almeno ai non addetti ai lavori).
- 1787, piante delle proprietà del Reale Scrittorio delle Possessioni del Granducato realizzate da Giovanni Caluri e conservate presso l’Archivio di Stato di Firenze
- 1820, mappa del castello di Bibbona dall’Archivio Storico di Livorno (questa cartografia era già stata analizzata in passato)
- 1938, mappa del castello di Bibbona
Parte 2: Nuove "scoperte" sul castello di Bibbona
La Badia de' Magi, le edizioni del 1872 e 1934
Versione pdf delle edizioni del 1872 e del 1934 del libretto La Badia de Magi.
Pietro Rapezzi
- Scoperte archeologiche, Rassegna Volterrana 1968. Versione pdf di RAPEZZI Pietro, Scoperte archeologiche nuove o inedite nel territorio volterrano. XXXIII-XXXV, 1968, 3 messa a disposizione dallo stesso autore. Rapezzi, Scoperte archeologiche, Rassegna Volterrana 1968
- Storia d’un falso giallo archeologico: uno o due tumuli in loc. La Ghinchia di Cecina e Bibbona? CHIARIMENTI, AGGIUNTE, INTEGRAZIONI AL MIO STUDIO “SCOPERTE ARCHEOLOGICHE NUOVE O INEDITE NEL TERRITORIO VOLTERRANO”, IN «RASSEGNA VOLTERRANA», 1968 Rapezzi, Storia d’un falso giallo archeologico, 2019
- BIBBONA: RINASCIMENTO O INVOLUZIONE CULTURALE? “La Spalletta”, Anno XXXVI, N. 1, sabato 5 gennaio 2019, pagg. 14-16, Articolo su La Spalletta, 5 gennaio 2019
Walter Cardellini, Studi su Leonardo da Vinci
Ecco alcuni articoli di Walter Cardellini. Walter risiede a Larderello (PI) e, come lui si definisce, è un appassionato cultore dell’arte di Leonardo da Vinci.
- Leonardo da Vinci: “arie di volti” nel disegno RL 12399 di Windsor. Pubblicato il 10 Gennaio 2014. L'articolo.
- Leonardo e la Gioconda: un rebus matematico. Pubblicato 26 Maggio 2015. L'articolo.
- Leonardo e la Gioconda: una tavola (quasi) armonica. Pubblicato 10 Dicembre 2015 L'articolo.
Barbara Rossi. Carlo Fattori e la sua Bibbona - Storia di un benefattore
Sempre in allegato una bellissima presentazione del libro di Barbara Rossi su un grande uomo di Bibbona. Venerdì 5 luglio ci sarà la presentazione del libro "Carlo Fattori e la sua Bibbona - Storia di un benefattore". L'incontro si terrà presso il comune vecchio alle ore 19. La locandina
La testa Lorenzini
Lo Stato ha finalmente acquistato la testa Lorenzini, importante artefatto etrusco. In allegato da Il Tirreno. La locandina
Viva l'italiano!
Viva l'italiano! Guardate che bello spot:"Io sono lʼitaliano", da Londra lo spot per celebrare la quarta lingua più studiata al mondo Il video è realizzato dal regista Luca Vullo, che a Tgcom24 racconta la genesi del progetto: "Ho voluto creare uno spot non convenzionale per omaggiare la lingua più bella del mondo": url
Il viaggio della Chimera, Gli Etruschi a Milano tra archeologia e collezionismo
Visto il successo riscontrato, il Civico Museo Archeologico di Milano, in collaborazione con la Fondazione Luigi Rovati e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano, ha deciso di prorogare fino all’8 settembre 2019 l’esposizione dedicata al legame fra Milano e la civiltà degli Etruschi. Presso il museo archeologico milanese sarà possibile ammirare durante tutto il periodo estivo opere di grande importanza e fascino come la statua del Tumulo della Pietrera di Vetulonia dal Museo Archeologico di Firenze, la tazza di Codro del Museo Archeologico di Bologna, le antefisse del Museo Archeologico dell’Antica Capua, la splendida paletta per incenso con iscrizione della Fondazione Rovati e moltissime altre.Anche la "Statuetta di capro, Bibbona", il Caprone di Bibbona, è in prestito dal Museo Archeologico di Firenze. In questo articolo url viene mostrato in tutta la sua bellezza...
La pietà di Cecina
Anche Cecina ha la sua Pietà. Mi era sempre sfuggito questo pezzetto di storia della vicina Cecina. L'affresco della Pietà del Palazzo del Fitto di Cecina. All’interno del palazzo del Fitto di Cecina (imponente struttura medicea cinquecentesca, costruita sul modello dei palazzi rinascimentali fiorentini) si trovava una Cappella della quale, dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, erano rimaste le arcate principali con alcune decorazioni; si era salvato anche un affresco raffigurante la Pietà ed un cartiglio nel quale si leggeva la data e la committenza dell’opera: “Pierantonio Franceschetti, generale sopra le soppressioni di Pisa et Sano Betti agente di questo loco nell’anno 1595”. Si deve all’interessamento di don Rolando Frizzi e di alcuni artisti locali se il dipinto fu salvato; egli, resosi conto durante un sopralluogo dell’esistenza di questo dipinto che raffigurava la Madonna, mise a conoscenza di ciò il prof. Lopes Pegna che si interessò affinchè l’affresco fosse rimosso prima della demolizione dell’intero edificio (avvenuta nel 1962). Esperti provvidero al distacco della Pietà e del cartiglio che purtroppo in seguito è andato distrutto. L’affresco, di forma semicircolare nella parte superiore, misura cm 185X215 di altezza, fu collocato su una parete del Museo Etrusco alla Villa “La Cinquantina”. Al centro dell’opera, in uno spazio prospettico determinato dal movimento degli scalini, è raffigurata la Madonna in atto di sorreggere il Cristo Morto; il gruppo centrale ha una struttura piramidale e domina la scena; l’anatomia del corpo del Cristo appare sommariamente studiata e la figura è assai rigida. La Madonna tiene in braccio il corpo esanime del Figlio. Ai lati sono raffigurate le figure femminili in preghiera di S. Caterina da Siena (a destra di chi guarda) e S. Maria Maddalena (a sinistra), separate dal gruppo principale da due quinte di muro in prospettiva centrale. I colori sono sobrii e caldi. (Fedi-Nencini, Cecina, novecento addio!, p. 212)
- notizia di fine 2018 è che il Comune di Cecina ha approvato lo spostamento dell'affresco dal Museo Archeologico di Cecina al Duomo. Spostamento che comunque non mi risulta essere stato ancora effettuato: url
- qui trovate il video inedito che recuperammo in occasione del 70esimo anniversario della liberazione di Bibbona. Si vede in lontananza il palazzo del Fitto di Cecina già gravemente danneggiato ed intorno gli effetti dei bombardamenti degli americani: url
Vivere in una torre sull’orma dei Templari, by Enrico Morelli 25 Febbraio 2019
Luca Boncompagni, imprenditore fiorentino nel settore della moda, ha riportato a nuova vita una costruzione dell’anno mille a Bibbona, grazie all’interior designer Mariquita Papi: Ville & Casali L'articolo
Garibaldi. Livorno, l’indipendenza, la famiglia Sgarallino, Livorno 13 aprile 2019
Inaugurazione della bella mostra "Garibaldi. Livorno, l’indipendenza, la famiglia Sgarallino”, mostra a Palazzo Orlando dal 13 aprile al 26 maggio 2019 curata da Alessandro Schiavetti. Inaugurazione sabato 13 aprile alle ore 17. In allegato la locandina. La mostra è organizzata in concomitanza 170° anniversario della Difesa di Livorno del prossimo 10 e 11 maggio 2019. In allegato un articolo da il Tirreno di ieri su questo tema.
Ecco un bell'articolo del Il Tirreno su questa mostra: L'articolo
Qui invece la locandina: La locandina
L'antica via dei Cavalleggeri, Cecina 13 aprile 2019
L'antica via dei Cavalleggeri, il Lions Club Cecina organizza, sabato 13 aprile alle ore 9.30 al Palazzetto dei Congressi di Cecina, un convegno sul tema.
Qui la locandina: La locandina
Grave fatto avvenuto nel comune di Bibbona (Livorno), 28 novembre 1950
Cari, oggi vi invio in allegato e sotto un pezzettino di storia di Bibbona che ho scovato googolando.E' una storia come, immagino, molte altre in quegli anni difficili del dopoguerra.Se avete la pazienza di leggere il documento allegato vedrete che questa di Bibbona è solo uno dei tanti accadimenti di questo tipo discussi in quella seduta della camera.
Vi ricordo che qui vicino nel Parco Gallorose c'è una sezione ora chiamata Museo url dove ci sono diversi manifesti di quegli anni compreso, se non ricordo male, uno dei tanti comunicati fatti stampare delle curie vescovili che ricordavano che non era possibile l'assoluzione dei peccati votando comunista: url
Roma, 28 novembre 1950, seduta antimeridiana, camera dei deputati, interrogazione degli onorevoli Jacoponi e Bottai, al ministro della difesa: per sapere se è a conoscenza del grave fatto avvenuto nel comune di Bibbona (Livorno) dove 80 operai discriminati, in quanto ritenuti simpatizzanti alle organizzazioni socialiste e comuniste, sono stati esclusi dai lavori edili relativi al deposito di munizioni C. Ederle; e per sapere quali provvedimenti intenda adottare perché tale situazione, in aperto contrasto con la Costituzione, venga normalizzata al più presto. L’onorevole sottosegretario di Stato per la difesa ha facoltà di rispondere. MALINTOPPI, Sottosegretario di Stato per la difesa. I lavori in corso nel deposito di munizioni Carlo Ederle sono compresi fra quelli elencati nell’allegato al regio decreto 14 luglio 1941, n. 1161, recante norme relative ai segreto militare. In applicazione all’articolo 6 del predetto decreto, che attribuisce all’autorità militare ampio potere discrezionale, vengono esclusi dall’assunzione per i lavori in questione coloro che, per qualsiasi motivo, non diano assoluta garanzia nei confronti della conservazione del segreto militare. L’operato dell’amministrazione nei casi segnalati quindi in armonia con le vigenti norme sulla tutela del segreto militare o non contrasta con i principi sanciti nella Costituzione sulla protezione del lavoro, non essendo in discussione la protezione del lavoro bensì la protezione del segreto militare che è regolato dalle norme del codice penale vigente. PRESIDENTE. L’onorevole Jacoponi ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto. JACOPONI. Trovo che la risposta alla nostra interrogazione è veramente enorme. Si parla qui di segreto militare - su chi sa quali piani di carattere strategico che potrebbero ledere, se divulgati, gli interessi della nazione - quando tutto si riduce alla costruzione di alcuni muri di cinta e di alcune paratie per ingrandire un deposito di munizioni, e perciò a un problema di pura e semplice mano d’opera edile, la quale impiegata spesso e volentieri in costruzioni, caso mai, molto più delicate di quella di cui stiamo parlando in questo momento. Ora, la presa di posizione, da parte del Ministero della difesa, per cui 80 nominativi di cittadini di un comune assillato dalla miseria e dalla disoccupazione - in quanto la popolazione attiva del piccolo comune di Bibbona è disoccupata nella misura del 56 per cento - debbano venir estraniati, compreso il sindaco, dalla partecipazione a lavori dell’importo di ben- 125 milioni di lire, è una cosa veramente enorme, e solo possibile nella mentalità di chi vuol far rivivere tutte quelle che furono le leggi del ventennio fascista. Noi siamo ormai abituati a subire persecuzioni di ogni genere; noi sappiamo quanto abbiamo patito durante il ventennio fascista (per cui non era più possibile presentarci da veruna parte, perché perseguitati e vilipesi dai governanti di allora); ma che in regime di repubblica e di democrazia si debbano escludere 80 lavoratori dal beneficio di poter portare un pezzo di pane alle proprie case - ripeto, compreso il sindaco, anch’esso operaio - è una cosa, io dico, veramente mostruosa. Ci auguriamo che il Governo riveda queste posizioni. Se non lo farà, dovrei proprio meravigliarmi ch’esso abbia preso l’iniziativa di una discussione in merito alla posizione da assumere nei riguardi del M.S.I.: una posizione sarà da prendere piuttosto nei confronti del Governo, in quanto esso è M.S.I. in pieno !
Qui il documento originale: il documento
La lingua etrusca rivive nell’italiano
La lingua etrusca rivive nell’italiano: le 5 parole nel gergo quotidiano: url
Settembre 1968: 50+1 anni dal salvataggio di Abu Simbel
Settembre 1968: 50+1 anni dal salvataggio di Abu Simbel: Racconto del carrarese che partecipò al sezionamento del monumento:
The relocation of Abu Simbel's Temples - Salini Impregilo:
Servizio online di cartografia
È da poco disponibile un nuovo servizio online di cartografia che potrete usare per le vostre ricerche: mapire è veramente interessante questo è un esempio: Vi ricordo che è disponibile anche il portate delle mappe catastali della Regione Toscana castore entra -> bibbona trovete molte carte in interessanti dell’800…
La costa Toscana vista da 30 km di altezza
Ecco le immagini e video di una mia recente esperienza con l’azienda per cui lavoro. La vista della nostra costa da 30 km di quota non è male.
L'articolo de Il Tirreno: Il Tirreno I video su youtube:
2018
Apollo LAB
Sopra la locandina di una iniziativa che realizzata in collaborazione con l’Associazione di Volontariato La Rocca. APOLLO LAB: Laboratorio di cose spaziali per ragazzi dai 9 anni in su aspettando il 50esimo anniversario dello sbarco sulla Luna. Presso Associazione di Volontariato la Rocca Via Livorno, 6 – BibbonaUn laboratorio di cose spaziali con esperienze pratiche per le quali faremo anche uso del coding (programmazione con Scratch) e di Arduino.Se siete interessati scrivete qui: hicodelab@gmail.com
Dedicazione della chiesa parrocchiale di N.S. di Fatima a La California
Come promesso ecco sotto un breve articolo sulla storia della Chiesa Parrocchiale di N.S. di Fatima a La California di cui ricorre il 50° anniversario della dedicazione avvenuta il 26 ottobre 1968.
Ecco e due articoli:
Erezione della Parrocchia di N. S. di Fatima, Marco Andrenacci, 2018
La chiesa di N. S. di Fatima, Marco Andrenacci, 2018
Scoperta una tomba preistorica a Guardistallo
Il ritrovamento risalente a circa 5.000 anni fa è avvenuto in un terreno privato: oltre allo scheletro anche un'ascia e punte di frecce. Come saprete è stato proprio un ragazzo ha scoprire a maggio una tomba preistorica a Guardistallo: Articolo Tirreno Qui il video di Rainews: Video Rainews
MONTALE, CLIZIA E IL PEGNO, Esposto a Vetulonia l'amuleto etrusco che il premio Nobel donò alla sua musa
Ecco la conclusione della storia del ciondolo etrusco pegno d’amore del poeta Eugenio Montale alla sua amata Clizia che vi avevo mandato l’anno passato.Ieri è stato inaugurato nel museo archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia un angolo dedicato a questo oggetto: MuseoisidorofalchiAnche sul Corriere della Sera: L'articolo su il Corriere
Il ciondolo etrusco pegno d’amore del poeta a Clizia. Studioso ritrova a New York il simbolo della relazione fra Montale e Irma Brandeis di STEFANO ADAMI.
L'articolo su Il Tirreno: L'articolo su il Tirreno
Quando Eugenio Montale viene nominato direttore del Gabinetto Vieusseux di Firenze, nel 1929, ha 33 anni ed è già – per sua stessa ammissione – un uomo stanco e sfiduciato. È ligure, ha un diploma in ragioneria, non ha potuto fare studi universitari, ed è reduce di guerra. Gli studi universitari li ha fatti ascoltando i racconti che la sorella gli fa da giovane matricola. Eppure ha pubblicato solo quattro anni prima un volume di poesia (“Ossi di seppia”) che mostra con grande musicalità un codice nuovo, un nuovo sentire, inatteso. E che ha fatto sensazione, in Italia e fuori. È certo a quel libro che deve la prestigiosa nomina. Montale dice di essere un uomo di poca fantasia, a cui la scrittura costa gran tempo e fatica. Gli esiti, invece, sembrano così spontanei, naturali. E la vita, da parte sua, eserciterà ben presto su di lui molta dell’impensabile fantasia dell’esistenza. Nell’estate del 1933, infatti, si presenta al Vieusseux, chiedendo del direttore, una giovane, affascinante ricercatrice americana. La giovane studia Dante. Ha letto “Ossi di seppia”, li considera una delle raccolte poetiche più importanti dell’epoca, e vuole assolutamente conoscere ed intervistare l’autore. Si chiama Irma Brandeis, è di New York, di origine ebraica. Ed è già innamorata del poeta. Per Montale la visita è un fulmine a ciel sereno. Non è abituato ad essere al centro dell’attenzione. Vive “al 5 per cento” e chiede che non si aumenti la dose. Per carità. Montale, fino all’arrivo di Irma, è un impiegato non solo del Vieusseux, ma anche dell’esistenza. Ha già da anni un legame d’affetto con Drusilla Tanzi, la Mosca cantata in molte poesie, legame che vive con gli orari di un ufficio. La Brandeis arriva d’improvviso a sconvolgere tutte le carte.Il poeta e la ragazza americana faranno alcuni viaggi insieme, in Italia. Lei gli propone di trasferirsi negli Stati Uniti. Lui, per un po’ si balocca con l’idea, e fantastica di un “nuovo inizio”. Se lo merita? Le promette come pegno d’amore “un amuleto etrusco”. Amuleto di cui finora i montaliani d’ogni paese avevano soltanto immaginato l’esistenza. Non si era mai trovata la prova certa che Montale avesse mai acquistato ed inviato negli Usa questo pegno d’amore antico per Irma. Ma adesso questa prova è stata finalmente trovata, in modo alquanto avventuroso. E, con la prova, anche l’oggetto antico.Ma torniamo ai fatti. Drusilla, appena viene a conoscenza dell’amore di Montale per la Brandeis, minaccia il suicidio, e lo tenta realmente – secondo Montale – almeno due volte. Sarebbe stato proprio il poeta a salvarla. E anche la Storia ci mette del suo. Hitler non nasconde le sue intenzioni di guerra; Mussolini è con lui e per Irma è sempre più difficile tornare in Europa. L’alalà degli scherani è sempre più forte. Montale ha firmato il Manifesto di Croce degli intellettuali antifascisti, e perde l’incarico al Vieusseux. La sarabanda si fa infernale. Nel 1939, a modo suo, sceglie: la sua vita è con la Mosca. Continua però a pensare alla Brandeis, che adesso abita i suoi versi con il nome di Clizia. Proprio nel 1939 Montale licenzia “Le Occasioni”: versi che vedono, in gran parte, la presenza di Clizia. Dopo la morte di Montale uscirà il carteggio tra i due, coinvolgente. Ma ancora molte cose resteranno nell’ombra.
Si deve oggi al talento e alle capacità di un giovane italianista e poeta, Marco Sonzogni, dell’Università di Wellington (Nuova Zelanda) se uno dei più interessanti misteri montaliani è stato finalmente chiarito. ll poeta aveva promesso a Clizia un dono etrusco, e più di una volta accenna alle sue difficoltà per acquistarlo. Al punto che molti studiosi avevano considerato la questione come semplicemente letteraria. Sonzogni, invece, ha potuto studiare nuove carte della Brandeis, che analizza in un volume appena uscito dal titolo “Il guindolo del Tempo” (Archinto Editore).Durante questa sua appassionante ricerca, Sonzogni ha anche potuto ritrovare un astuccio dentro al quale era riposto il piccolo ciondolo etrusco inviato da Montale ad Irma. C’era anche conservato un minuscolo bigliettino in cui la Brandeis aveva indicato, con la sua calligrafia, in inglese, il pegno etrusco come inviato da “E.M. a I.B.”. Un volume felice, quello di Sonzogni, un riuscito misto di saggio e narrazione che rende dunque conto di questo inaspettato e prezioso ritrovamento.Il piccolo oggetto è stato sottoposto all’analisi della direttrice del Museo etrusco “Falchi” di Vetulonia, Simona Rafanelli, per l’identificazione. Il Museo – che accoglie adesso una straordinaria mostra sulla vita quotidiana a Pompei – ha anche ospitato la presentazione dello studio di Sonzogni. Durante l’incontro, l’oggetto montaliano è stato donato al Museo. E dunque, d’ora in poi, amanti e studiosi di Montale che vorranno ammirare il pegno d’amore per Clizia, avranno questo piccolo ed importante museo maremmano come tappa obbligata della loro ricerca.
2016
Geometrie divine, parte 2, dicembre 2016
Come già anticipato ad alcuni di voi, durante il calcolo degli allineamenti solari della chiesa di Santa Maria della Pietà sono inciampato sulla storia dei 10 giorni scomparsi a causa dell’adozione del calendario gregoriano…… Nel documento parte 2 trovate l’aggiornamento mentre l’altro documento è quello già inviato.Per i curiosi ci vediamo l’8 gennaio dalle ore 10:00 nella chiesa di Santa Maria della Pietà a Bibbona.Il sole dovrebbe illuminare la pietà poco prima delle 11:00 giusto al termine della Santa Messa.
Geometrie Divine a Bibbona, parte 2, 2016
Geometrie Divine a Bibbona, 2016
Mantova, i Sacri Vasi e Sangue di Cristo, 12 dicembre 2016
Questo è il link alla puntata di Voyager di lunedì 12 dicembre durante la quale è stato intervistato Alberto Cavazzoli nel servizio dedicato a Mantova, i Sacri Vasi e Sangue di Cristo: [1]
Necropoloi di baratti (LI), novembre 2016
Un’altra curiosità da Baratti: UOMO SEPOLTO IN CATENE SULLA SPIAGGIA DI BARATTI: UNA NUOVA STRAORDINARIA SCOPERTA NELL’ETRUSCA POPULONIA, 6/11/2016.
La scoperta è di pochi giorni fa: dalle sabbie del golfo di Baratti, nella necropoli etrusca di Populonia, è emersa la straordinaria tomba di un uomo incatenato, forse uno schiavo o un prigioniero sepolto con pesanti anelli alle caviglie e al collo. Giorgio Baratti, direttore degli scavi, ha scelto Archeostorie per il suo annuncio [2]
Il presidente del mondo, 26 novembre 2016
Sabato 26 Novembre 2016 ore 21,00 Teatro "La Palestra" BIBBONA è stato proiettato il film documentario tratto dalle Elezioni americane svolte nel lontano 2004 e 2008 a La California. Il film è stato scritto e diretto da Michele Cogo e Francesco Merini da un soggetto di Michele Cogo, Michele Mellara, Francesco Merini e Alessandro Rossi. Prodotto da Ilaria Malagutti e produzione Mammut Film.
Qui potete vedere il trailer del docufilm:
Altri link
- http://www.visionidalmondo.it
- https://www.facebook.com/presidentedelmondo/
- https://www.lacaliforniaitaliana.it/index.php?title=Link_La_California#Elezioni_Americane_a_La_California_2004_e_2008
Visto che il presidente degli Stati Uniti d’America prende decisioni che influenzano tutti, perché non dovremmo votarlo anche noi? Da questa semplice domanda sono nate le prime elezioni americane per non americani, che si sono svolte a La California, un piccolo paese in provincia di Livorno, nel 2004 e nel 2008. Un evento che ha portato al voto migliaia di cittadini italiani e che ha avuto una notevole risonanza sui media di tutto il mondo. Il Presidente del Mondo racconta la genesi e lo svolgimento di questa strampalata manifestazione concentrandosi sull'edizione del 2008, quella che ha visto la storica vittoria di Obama.
La locandina
Curtatone e Montanara, la bandiera tricolore, novembre 2016
Qui sotto invece trovare un bell’articolo sulla nazione di ieri: Torna a nuova vita la bandiera tricolore di Curtatone e Montanara È rientrato in Rettorato, dopo un restauro conservativo, il vessillo donato dalla guardia civica di Reggio Emilia al battaglione universitario toscano nel 1848 [3]Come saprete anche il nostro Leonetto Cipriani, ragione del nostro nome California, partecipò a questa battaglia (e venne preso prigioniero….) come volontario tra i toscani… [4]
Memorie millenarie sul Tirreno, agosto 2016
Articolo di Ornella d’Alessio su Bibbona uscito sul numero di agosto 2016 di Bell’Italia.
Bell'Italia, agosto 2016, Ornella D'Alessio
La Badia de' Magi, Bacco, le fonti della cultura, 17 settembre 2016
Conferenza presso la sala convegni del Comune Vecchio a Bibbona della prof.ssa Maria Luisa Ceccarelli Lemut sulla Badia de’ Magi. Maria Luisa Ceccarelli Lemut, laureata in Lettere presso l’Università di Pisa e specializzata in Archeologia medievale presso la medesima Università e in Archivistica, paleografia e diplomatica preso l’Archivio di Stato di Firenze, è stata professore ordinario di Esegesi delle fonti storiche medievali e docente di Storia della Chiesa medievale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa; è titolare dell’insegnamento di Storia della Chiesa medievale nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Niccolò Stenone” di Pisa dal 1990. Fa parte del Comitato scientifico del Centro Studi Storici del Mediteraneo “Marco Tangheroni”; è membro della Deputazione Toscana di Storia Patria e di diverse istituzioni culturali italiane e straniere e fa parte del consiglio direttivo della Società Storica Pisana, di cui è tesoriere. Ha al suo attivo oltre 160 pubblicazioni tra libri, saggi, articoli, relazioni a convegni ed ha curato 14 volumi colletanei. È condirettrice presso la casa editrice ETS di Pisa delle collane «Mirabilia Pisana», «San Giuliano Terme attraverso i secoli», «Vos estis templum Dei vivi. Studi di storia della Chiesa».
BIBBONA, UN CASTELLO DELLA MAREMMA PISANA NEL MEDIOEVO, testo della conferenza del 3 ottobre 2015
La storia di La California raccontata dai ragazzi della 5^ B
La storia della California Italiana come non l’avete mai sentita raccontare:
La la classe V B dell'anno scolastico 2010/11 che con le insegnanti Serenella Ferri, Paola Barsacchi e Valentina Germondari ha fatto una ricerca e uno studio poi terminato con un cortometraggio scritto diretto e interpretato da tutti gli alunni della classe sull'origine dello strano nome "La California" della frazione di Bibbona.
Il cedro dei fidanzamenti, 20 luglio 2016
Questo articolo di Divina Vitale uscito sul Corriere della Sera ed. di Firenze parla dell’antica tradizione bibbonese legata ai cedri e di come questi sono usati oggi dai nostri chef stellati.
IL CEDRO DEI FIDANZAMENTI, Divina Vitale, LUGLIO 2016
2 Giugno 1946
....erano passati meno di due anni dal 29 giugno 1944 quando il fronte attraversò Bibbona lasciandosi alle spalle un paese distrutto.
In meno di due anni e nonostante tutto quello che era accaduto scegliemmo la Repubblica, eleggemmo l’assemblea costituente e per la prima volta votarono le donne. Qui sotto il mio cimelio più caro: la tessera elettorale di mia nonna Gina, scomparsa alcuni anni fa, che quel giorno votò per la prima volta. Con grande rammarico mi sono reso conto di non averle mai domandato niente….
La baracchina rossa, Ferruccio Chiesa, aprile 2016
Ferruccio Chiesa presenta La Baracchina Rossa libro composto da tre parti: 14 racconti del Mare in cui affiorano le esperienze di una lunga consuetudine marina, 3 racconti della Guerra, ricordi del periodo infantile trascorso nel dramma dell'ultimo conflitto mondiale e 7 racconti di vario argomento sospesi tra realtà vissuta e fantasia.
Chiesa presenterà anche il suo ultimo libro Mirta: un romanzo che si pone l'assunto di confrontare i valori di una tradizionale realtà toscana ( Bolgheri ) con quelli di una delle più evolute metropoli moderne come New-York. La trama, complessa e ricca di "suspense", serve a tenere avvinto il lettore, che solo a termine del lungo racconto potrà esprimere un giudizio.
Prof Ferruccio Chiesa, livornese, medico specializzato in cardiologia (ex primario cardiologo a Cecina e Livorno) e medicina subacquea. Per molti anni docente di cardiologia subacquea presso l'università di Chieti. Attualmente docente presso il Master di medicina subacquea a Pisa (CNR e Scuola Superiore Sant' Anna). Al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche (cardiologia, medicina subacquea, biologia marina), letterarie (poesie "Frammenti del mosaico", 2012), romanzi ("Il Relitto", 2002 ; "Mirta",2016) e racconti (La Baracchina Rossa,2015). Autore di testi di critica religiosa ("Piccolo vocabolario della chiesa cattolica", 2011) e sociale ("Elogio della stupidità", 2013). Appassionato di mare è istruttore e fotografo subacqueo. Ama disegnare e nelle ore libere dalla professione coltiva olivi, frutti e fiori.
2015
Costruttori di stelle, Anna e Grazia Ceccanti, dicembre 2015
“Siamo due sorelle Anna e Grazia Ceccanti con la passione per la ricerca e la scoperta di “zone d’ombra” della nostra storia medievale toscana. Nel 2003/2005 abbiamo pubblicato un libro “Lo scrigno dei Templari” e sulla “scia” di questo è nato un nuovo libro “Costruttori di stelle” che presenteremo martedì 8 dicembre a Volterra nel Ridotto del teatro Persio Flacco alle ore 17.00. La nostra ultima ricerca è incentrata sui simboli graffiti, nascosti nei muri esterni delle chiese medievali costruite dal 1000 al 1300 e facenti parte dell’antica Diocesi di Volterra, situate nella provincia di Pisa, Siena, Livorno e Firenze….”
I segreti di Cecina, Andrea Nacci, 27 novembre 2015
Incontro con Andrea Nacci e presentazione del suo ultimo libro: I segreti di Cecina (De Caecinae secretis). Le nuove indagini dell’Alchimista volterrano. Venerdì 27 novembre alle ore 17:45 presso il Palazzetto dei Congressi in Piazza Guerrazzi a Cecina, la Fondazione Culturale Hermann Geiger organizza, a ingresso gratuito, un incontro con l’autore Andrea Nacci, che presenterà il suo ultimo libro I segreti di Cecina (De Caecinae secretis) – Le nuove indagini dell’Alchimista volterrano, edito da Tagete Edizioni in collaborazione con la tipografia Bandecchi & Vivaldi e patrocinato dai comuni di Cecina, Rosignano Marittimo, Volterra e Bibbona. Andrea Nacci è originario di Volterra, ma vive a Cecina da oltre trent’anni. Dopo una brillante carriera manageriale, attualmente collabora con alcune prestigiose università, banche e aziende in tutta Italia. A partire dagli anni Ottanta si è dedicato alla scrittura, una passione in realtà coltivata fin da giovane, pubblicando una lunga serie di raccolte di racconti e romanzi gialli e curando le sceneggiature di alcune rappresentazioni teatrali. Il nuovo romanzo di Nacci è un giallo ambientato in un’ipotetica Cecina di fine XIV secolo. L’Alchimista si troverà a indagare su una serie di segreti e misteri apparentemente insolubili e che, una volta “scavati” e analizzati, riveleranno le pieghe più recondite dell’animo umano e le negative passioni che vi si agitano. Attraverso le avventure del protagonista, il libro racconterà la storia romanzata dei paesi della nostra zona descrivendo anche usi e costumi dell’epoca. Andrea Nacci, introdotto dal giornalista de La Nazione Fausto Cruschelli, presenterà il suo romanzo accompagnando la descrizione del libro con la visione di un filmato che mostra alcuni luoghi medievali nelle nostre vicinanze, descritti all’interno della storia.
La prima guerra mondiale e Bibbona, 26 settembre 2015
LA PRIMA GUERRA MONDIALE E BIBBONA a cura del prof. Valerio Perna, della dr.ssa Elena Amadori e della dr.ssa Barbara Bacci.Sempre domani sera avremo l’inaugurazione “ufficiale” da parte dell’amministrazione comunale della facciata del Comune Vecchio finalmente rispristinata con tutte le lapidi.
La Lapide delle sanzioni, settembre 2015
UNA PICCOLA SCOPERTA A BIBBONA
In allegato vi invio le foto della epigrafe “riscoperta” nel corso del riposizionamento delle epigrafi sulla facciata del comune vecchio di cui vi ho parlato alcune settimane fa.La lapide, tra l’altro molto comune, fu installata nel 1936 in ricordo delle sanzioni economiche che furono imposte all’Italia fascista.
18 - NOVEMBRE - 1935 - XIV A RICORDO DELL’ASSEDIO PERCHÉ RESTI DOCUMENTATA NEI SECOLI L’ENORME INGIUSTIZIA CONSUMATA CONTRO L’ITALIA ALLA QUALE TANTO DEVE LA CIVILTÁ DI TUTTI I CONTINENTI
Maremma amara, agosto 2015
Alcuni giorni fa mi è capitato di parlare di Maremma Amara…..ecco la storia della riscoperta della canzone popolare Maremma Amara “rimessa” in musica negli anni ’70 da Caterina Bueno.
Tutti mi dicon Maremma, Maremma.
Ma a me mi pare una Maremma amara.
L'uccello che ci va perde la penna
Io c'ho perduto una persona cara.
Sia maledetta Maremma, Maremma sia maledetta Maremma e chi l'ama. Sempre mi trema 'l cor quando ci vai Perché ho paura che non torni mai.
Questa è la versione di Caterina Bueno:
Se cercate su Youtube trovate anche le versioni della Nannini e della livornese Nada.Sotto alcune parti del post di Riccardo Venturi (versione completa [5] con traduzioni in inglese e francese).Interessante anche per capire il carattere “particolarmente” duro dei maremmani…..
Maremma amara, Riccardo Venturi
Don Arturo, curato di campagna, 28 luglio 2015
Doppio appuntamento con la presentazione di un libro legato ad un personaggio storico della comunità bibbonese e un concerto con un duetto d’eccezione. Presso il Comune Vecchio, a partire dalle ore 21, verrà presentato il libro “Don Arturo, curato di campagna”. Opera di Franco Gigliotti sulla figura di Don Arturo Piazzi, parroco di Bibbona per molti anni. Gigliotti, livornese classe 1940, ha ottenuto un grande successo con una serie di gialli pubblicati per l’editore “Felici”. Ora la prova con questa biografia da non perdere.
Don Arturo Piazzi, luglio 2015
Dietro alla bara, 20 maggio 2013, dal blog Torino Anni '10, Il delirio postindustriale [6] di Hassan Bogdan Pautàs (Edoardo Montenegro ).
Il prete di Bibbona inforcava due lenti spesse. Indossava una tonaca sporca e tutto ciò che aveva lo spendeva per restaurare la chiesa di Sant’Ilario. Contava le monete per riaprire gli archi. Di lui ricordo soltanto una vecchia automobile, una Fiat 128 Giardinetta. Era verde come il moccio dei bimbi con cui la riempiva, per portarli al mare. Osvaldo era partito per il Nord nel 1954. Dei democristiani che gli impedirono di trovare lavoro si sarebbe dimenticato volentieri. Di Don Arturo no, a lui voleva bene. Quando lo si rammentava, diceva che al funerale ce l’avrebbe voluto. Dietro alla bara.
Barattare il piombo coi mattoni, luglio 2015
Sul blog Torino Anni '10, Il delirio postindustriale [7] di Hassan Bogdan Pautàs (Edoardo Montenegro ) viene raccontata anche la storia del baratto di piombo e mattoni che ovviamente per i bibbonesi non è mai accaduto!
Barattare il piombo coi mattoni. La storia vuole che alla fine del Quattrocento, per costruire la cupola della chiesa di Santa Maria della Pietà, gli abitanti di Bibbona si procurassero i mattoni scambiandoli con eguali unità di piombo. Da ciò, la convinzione popolare che i suoi abitanti siano tonti. E una pertinace rivalità con la città di Piombino. Quando ero un bimbo quella chiesa, spuntando sulla strada che portava al ponte, era il mio centro di gravità. Le sue campane gridavano, rompevano gli urli delle rane. Nel buio della città mi capita ancora di sognarle. Così mi spingono a tornarci.
Andalù, Vittorio Cotronei, marzo 2015
Vi segnalo anche l’ultimo libro di Vittorio Cotronei Andalù, una piccola cittadina costiera (Cecina) sconvolta da un avvenimento inaspettato.
La passione di due ragazzi per l’ufologia. Un’amicizia che s’interrompe senza preavviso. Una pineta che di notte si trasforma e diviene pericolosa. Le indagini. La vita stessa, che una mattina sceglie di farti alzare dal letto con il piede sbagliato e ti mette davanti un mondo che non riconosci più….. [8]
Io mi ricordo ed immagino, febbraio 2015
Dodici donne raccontano sé stesse e la loro Bibbona.
Questa è Bibbona raccontata dalle sue donne:
Io mi ricordo e immagino è un viaggio che parte nella primavera del 2013 con l’incontro di un gruppo donne, tutte bibbonesi, che con l’aiuto di Elena Pieri, Chiara Pistoia e Francesca Fulceri, mettono a nudo il loro io attraverso i ricordi della loro vita nel paese.
Ed è proprio da questi incontri che nasce questo film documentario, scritto, diretto ed interpretato da Elena Pieri, la tredicesima donna, sintesi delle altre dodici; è infatti la donna in rosso che accompagna e unisce i racconti delle protagoniste percorrendo a piedi e con la sua bicicletta i luoghi della memoria e dei sogni.
Bibbona acquista così una nuova valenza, essa infatti ci viene mostrata sotto una insolita luce che, oltre a mettere in risalto la bellezza del suo territorio, ci fa capire che questo paesino, “dove il tempo sembra essersi fermato”, in realtà è carico di ricordi di sogni e di vita.
Directed by Elena Pieri
Video Operator and editor: Francesca Fulceri
Astrosamanta, febbraio 2015
Qui sotto l’immagine con la quale Astrosamanta ha salutato il passaggio della stazione spaziale ISS sulla Costa degli Etruschi avvenuto ieri mattina
I viaggi di Raffealla, febbraio 2015
Colgo l’occasione per segnalarvi il blog “I Viaggi di Raffaella” dove potete trovare [9] il racconto della sua permanenza a Bibbona di alcuni giorni fa. Una bella pagina web su Bibbona con tante foto e la descrizione dei principali misteri….Coloro che ci leggono da lontano possono leggere anche il post sulla “concorrenza” Bolgheri: [10] che si trova a pochissimi chilometri da Bibbona.
Le novelle del mare, febbraio 2015
Le novelle del mare di RICCARDO BERNARDESCHI, Racconti.
Potete acquistare online il libro cartaceo usando questo link: [11]
Ecco la recensione di Maria Di Campli San Vito: Un borgo ed un castello fortificato sul mare, un villaggio di pescatori ed i pirati che sbucano fuori da un libro avventuroso, assieme a tesori nascosti, un naufragio, una barca tirata a luicido. Questi gli scenari dei racconti dedicati al grande pianeta blu."I pirati avevano barbe incolte, tatuaggi su gran parte del corpo, vistosi orecchini, bandane sulle grosse teste e un'infinità di ferite". Storie che fantasticano su principesse d'altri tempi, balene che circondano navi e longobardi che assediano il castello.
La prima novella è liberamente tratta dalla storia di Adelina raccontata dal Canonico Gaetano Righi nella Badia de’ Magi. Riccardo, che oltre ad essere mio cognato, è stato autore delle copertine delle recenti pubblicazioni delle Badia de’ Magi e di Bibbona, storia di una comunità.
2014
Le paure e i sogni dei nostri contadini in trincea, novembre 2014
Vi suggerisco di leggere questo bell’articolo di Manolo Morandini su il tirreno: [12]
Le paure e i sogni dei nostri contadini in trincea A cento anni dallo scoppio della Grande guerra una mostra dove la storia la raccontano le parole dei soldati cecinesi
BOMBARDIERE B25 abbattuto nella campagna di Bibbona, settembre 2014
BOMBARDIERE B25: in allegato un recente articolo di La Nazione sull’abbattimento il 22 giugno 1944 di un bombardiere B25 nella campagna di Bibbona. Il fronte sarebbe passato 9 giorni dopo……
FROM SALERNO TO THE ALPS: il racconto del Tenente Colonello G. Starr della V° Armata dei giorni a cavallo del 29 giugno 1944. From Salerno to the Alps
EROICO SALVATAGGIO DELLA PORTA ETRUSCA DI VOLTERRA: [13] come la famosa porta etrusca di Volterra fu salvata dalla distruzione il 30 giugno 1944.
Restauro dell'arco di bacco, agosto 2014
In allegato trovate la descrizione del restauro dell’Arco di Bacco scritto da Gianni Trapani Luca curatore del restauro avvenuto nel 2009 e presentato con un convegno il 22 agosto 2010.
Non mi risulta che queste pagine siano state pubblicate fino ad oggi.
Locandina di presentazione in: [14]
LA FONTE DI BACCO, il Restauro.pdf
2013
BIBBONA, HILLTOP TO SEASIDE, agosto 2013
BOLGHERI NEWS in allegato trovate la pagine dell’edizione di agosto dedicata a Bibbona con un bellissima foto del borgo dall’alto. Come di consueto il bell’articolo di Anne Marshall è in inglese e loda non solo il borgo. Unico appunto la storia di La California è rimasta ancora alla nave di emigranti ………. vediamo se riesco a convincerla….
BOLGHERY-NEWS-BIBBONA-AGOSTO2013
Ritrovato un cadavere dell'VII secolo inchiodato per terra, ottobre 2013
6 OTTOBRE 2013, marisa uberti [15] [16] La Cappella di San Cerbone è ben visibile lungo la carrozzabile che dal Parco Archeologico di Baratti e Populonia (LI) conduce all'antica Acropoli etrusco-romana e alla medievale Populonia alta. Dietro lacappella c'è il mare, il pittoresco e ben protetto Golfo di Baratti, l'attivissimo porto che fin dal tempo degli Etruschi fu al centro dei traffici commerciali dei minerali di ferro e di rame: qui dall'Elba arrivavano per essere portati negli edifici industriali di Populonia, oppure partivano quelli estratti nelle miniere del Campigliese. Populonia era una delle città facenti parte della Dodecàpoli etrusca e deteneva il primato della metallurgia. Le scorie delle fusioni finirono per formare cumuli così alti da ricoprire la vallata, le colline e arrivare fino al mare; coprirono anche le necropoli etrusche, ritrovate con fatica solo negli ultimi due secoli.
RITROVATO UN CADAVERE DELL' VIII SECOLO INCHIODATO PER TERRA
2012
Le pergamene di Labona, dicembre 2012
Le Pergamene di Labona, Domenica 2 Dicembre 2012 presso La Palestra a Bibbona si è svolta l'anteprima del cortometraggio Le Pergamene di Labona prodotto dall'associazione HELIX pictures e sceneggiato da Massimo Ferrini e Mattia Mura.
Dalla Bibbia ai giorni nostri partendo da Santa Maria della Pietà, la mastodontica chiesa bibbonese dove lo zampino di Leonardo da Vinci si intreccia a «segreti templari» e leggende, come quella della Madonna miracolosa "multicolor". Venti minuti in tutto (stare nella mezz'ora garantisce la partecipazione ai concorsi per cortometraggi) per un mese di riprese sulle tracce dei cavalieri della croce patente. UN SACERDOTE ritrova in chiesa antiche pergamene templari e la scoperta catapulta la storia negli scorci più suggestivi del territorio, da Bibbona all'oasi naturale degli nScornabecchi a Montescudaio - dove è prevista la scena madre del rito templare al crepuscolo- accarezzando Suvereto, Riparbella con flash a Livorno (...), Arianna Valentino - La Nazione 15 Luglio 2012.